Avvenne per caso.
L’incontro, e il passato apparve: felici momenti di gioventù scomposta e allegra. Sembrava che la porta fosse stata appena chiusa a conservare il tempo, come fermato. Poi un riflesso che non appartenne alle parole, perciò incomprensione, silenzio e grida. Soprattutto dolore. Così si spense la mia poesia tra il tradimento amico e l’incomprensione ostinata. Lei, musa coraggiosa, apparve però morta: chiuse porte e magiche scatole. E fu silenzio.
Ancora per caso.
Un bussare piano, delicato, la sta svegliando, con movimenti piccoli e pacati capaci a dar nuovo coraggio alle parole e alle azioni per emozioni ritornate. Ora riprendo a ordinare le parole scritte per poesie “schegge e riflessi di vita”. Per questo ho installato di nuovo la mia area di blog dedicata alla mia poesia. Poi le parole prenderanno di nuovo coraggio e questo web-blog, ancora, commenterà di fatti e cose.
Poi passi incerti.
Parole che prendono senso. Il parlare diventa senso scritto. In ordine, a raccontare emozioni. Così nasce la area di blog dedicata ai racconti. Scritti in un laboratorio. Durante i miei silenzio. O solo per dire cose viste, che hanno catturato la mia attenzione. A volte solo per raccontare.
1 commento finora