Sono un indie…

Sono un indie…

Non suono musica indie, ché non è solo uno stile.

Non suono musica e basta. Ma sono diventato un indie…

Se uno (Auto)Pubblica un CD è un musicista indie; su questo la definizione è chiara.

E se uno (Auto)Pubblica un romanzo cosa è? Un Autore Indipendente, quindi un indie… della scrittura.

Questo lo spiega benissimo il post  Chi è un autore indie del blog Indie Shake&Co: un blog che parla di libri di autori indipendenti.

Ah! In questo post parla anche del mio romanzo “Sembra che le cose attendano”

Quindi ora c’è una definizione di indie anche per gli autori della scrittura.

Poteva essere non possibile? La tecnologia era disponibile, gli imprenditori sono sbocciati come funghi (Print On Demand – POD); io ho scelto la casa editrice POD Youcanprint.

Quindi tutti possono diventare scrittori ora? Io lo sono?

Ho detto sono un indie della scrittura… come esistono gli indie della musica.

Ma chi suona uno strumento non sempre è un musicista, a volte è solo uno che strimpella e distribuisce (CD o mp3) qualcosa che ha ritmo.

Nel post Chi è un autore indie, si parla di quelli della scrittura. E vengono fatte alcune precisazioni “autori indie quegli autori che si auto-pubblicano e lo fanno fornendo in maniera professionale un prodotto di qualità confrontabile a quello delle case editrici.

Cioè un autore indipendente – indie – fa fare una valutazione del testo da persone competenti (esclusi amici, figli, nonni, amanti, fidanzate e mamme ecc.), fanno un editing conseguente alle critiche ricevute. Infine incarica un professionista dell’editing editoriale e un correttore di bozze. Anche alla copertina dà la stessa attenzione professionale, insomma non prende la prima foto che gli piace e ci scrive su il titolo con il carattere che lo emoziona di più. Anche il titolo è trattato con attenzione.

Interessante leggere anche questo post La (buona) pubblicazione indipendente, una via di mezzo tra l’editoria tradizionale e il self-publishing

del blog OFFICINA MASTERPIECE del Corriere della Sera.

Ma perché allora non si aspetta una Casa Editrice seria che lo scelga (il testo, il libro)? Le ragioni sono tante e diverse, alcune discutibili.

In questo mio blog Schegge e Riflessi, nel post  (Auto)Pubblico spiego le mie motivazioni.

Perciò sono un indie della scrittura.

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